Oratorio della Santissima Trinità
L’oratorio della Santissima Trinità fu edificato nel 1704 su una precedente e più piccola chiesa cinquecentesca. Sorge lungo via XXV aprile a ridosso delle scuole elementari, nel cui cortile si trovava l’area del cimitero annesso.
Era anticamente officiata dalla compagnia dei disciplinati di Santa Maria Assunta, aggregata nel 1509 all’Arciconfraternita della SS. Trinità di Roma. Al tempo della visita pastorale del vescovo Speciano, nel giugno 1590, contava circa 200 confratelli; in quell’occasione furono prescritte nuove regole da osservare e si stabilì di innalzare una nuova chiesa più grande.
Nel 1762 il vescovo Balbis Bertone decretò di unire le confraternite del S.S. Sacramento e della S.S. Trinità.
Per diversi secoli la chiesa ebbe il suo Cappellano.
Durante la prima guerra mondiale fu adibita a magazzino; negli anni 1922-23 fu sottoposta ad un’opera di restauro da parte del parroco Don Carpani con la realizzazione dell’attuale pavimento a mattonelle in cemento e l’installazione di nuovi banchi. Nei registri della Confraternita del periodo 1933-1957 si annota un restauro della facciata consistito probabilmente nel rifacimento dell’intonaco nella zona inferiore e della tinteggiatura.
La confraternita in seguito si sciolse e a partire dal 1958 la chiesa non venne più officiata se non in particolari occasioni, quali la Via Crucis del venerdì santo. A causa dello stato di abbandono alla fine degli anni ‘80 l’edificio venne totalmente chiuso.
Nel 2004 l’amministrazione comunale Dosdegani ha avviato un progetto di conservazione e riuso che ha comportato un parziale restauro della chiesa per adibirla a sede espositiva. A tale scopo è stato concesso un diritto d’uso trentennale dell’edificio da parte della parrocchia di Vespolate. Il museo è stato intitolato ad Angela Malandra, madre dell’emerito professore Dino Formaggio, originaria di Vespolate.
L’attività del museo d’arte contemporanea è iniziata nel 2005 ed è proseguita fino al cambio di amministrazione nel 2009. Nel 2010 sono stati riscontrati problemi di sicurezza al tetto e l’edificio è stato nuovamente chiuso. L’amministrazione Migliavacca ha scelto di non proseguire l’opera di restauro e nel 2013 ha cessato il diritto d’uso restituendo l’edificio alla parrocchia, decretando quindi la fine dell’esistenza del museo.
La chiesa è contigua alla muratura delle scuole elementari a nord e di un’abitazione privata a sud. Ad est confina con un giardino comunale mentre ad ovest si affaccia sulla via XXV aprile.