Buon giorno con una “piccola storia” di s. Giorgio. 1. Per 350 anni la Chiesa era “sciolta da organizzazione ufficiale. Dopo Costantino (350 d. C. Circa) nasce la “organizzazione “diocesana” e tutto l’apparato liturgico ecc. grandi “fondatori”: Ambrogio a Milano, Eusebio a Vercelli, Agostino in Africa e Cultura, Gaudenzio a Novara ecc. si arriva al 400 d. C. Nella libertà e maturità di vita, liturgia, culto ecc. si scrivono libri e si organizza il “culto dei Santi, Martiri ecc. “ dapprima in Oriente, Palestina, poi a Roma, in Africa, in Gallia(Francia) ecc. sorge cioè l’apparato diocesano. I primi Santi sono celebrati presso le grandi Sedi (Gerusalemme e Palestina, Roma, Milano, Costantinopoli ecc. ) dopo il 500-600 - “barbari …” si organizza il mondo europeo secondo liturgia, linguaggio e tradizioni e “figure fondamentali di Capi. Si arriva ai grandi testi per le celebrazioni e si raccolgono le “memorie” dei Santi: fondatori, esemplari e protettori con funzione di insegnamento per tutta la vita. La Bibbia viene proclamata nella Liturgia e scolpita, dipinta ecc. e trascritta (per chi sapeva leggere…) e “cantata” nelle celebrazioni. Hanno grande successo alcuni personaggi e devozioni. In modo tutto speciale l’Infanzia del Signore e la Passione… e poi i Santi che vengono “raccontati” nei “atti di santi” zona per zona rivisitati con molta “leggenda” per adattarli all’insegnamento quotidiano. Là letteratura fiorisce e “infiora”. Oggi dobbiamo ristudiare geografia e storia e “tirar fuori” dai racconti la sostanza di fondo per rivivere l’insegnamento. Nulla deve andare perso ma “setacciato” per comprendere il percorso che ha arricchito le Comunità. Il vero scopo della memoria è dentro l’insegnamento che “estrae” il succo della devozione è della elaborazione di memoria. Proviamoci: oggi gli studi sono molto accessibili - V internet - e anche fatti veramente bene. Cominciamo con s. Giorgio e Maurizio, passando per s. Gaudenzio… Buon lavoro, don Tino.