San Rocco

Di recente si sono conclusi i lavori per il restauto della parte interna della Chiesa

A cura dell’arch. Flavia Radice

La chiesa di San Rocco di Borgolavezzaro è di proprietà della Confraternita di San Rocco, erede dell’antichissima confraternita degli Umiliati e del Santo Spirito, che si fonde, alla fine del XVIII secolo, con quella del Ss.mo Sacramento.

Esiste infatti a Borgolavezzaro nell’anno 1417 una confraternita ‘del Santo Spirito’, fondata da Guido di Montpellier, con sede nel luogo in cui ora sorge l’edificio. La chiesa, ricordata nel sinodo del 1590, viene ricostruita nelle forme attuali nel 1742. Nel 1765 vi vengono trasferite le reliquie di San Rocco, solennemente esposte il 16 agosto dell’anno successivo. Essa possiedeva inizialmente un modesto campanile, sul retro, verso via San Rocco.

Nel 1881 il geometra borgolavezzarese Giuseppe Rosina progetta l’attuale e originale campanile, che 5 anni più tardi viene dotato di tre campane.

La chiesa sorge nel centro dell’abitato, nell’omonimo rione, e affaccia sulla strada provinciale (SP 211) che attraversa il paese. Il sagrato è ancora caratterizzato dalla pavimentazione in acciottolato e cinto da una minimale delimitazione metallica. La semplice facciata è bipartita in orizzontale da una trabeazione che genera una sovrapposizione di ordini. Ulteriormente suddivisa in verticale da tre fasce scandite da lesene, vi sono ancora visibili gli affreschi raffiguranti il santo cui la chiesa è dedicata e, nel timpano, l’ostia con il calice a raffigurare il Ss.mo Sacramento.

Le facciate laterali sono rimaste a rustico, così come il mattone faccia a vista caratterizza il campanile. Sul lato sud emergono dal volume della chiesa i corpi della sacrestia e della cappella in cui sono conservate le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, protagoniste della tradizionale e suggestiva processione dei Misteri del Venerdì Santo.

L’interno è a navata unica, con l’organo in controfacciata ed un profondo coro, di cui si conserva ancora l’arredo ligneo. Al di sopra dell’altare maggiore si trova la statua del santo (opera dello scultore Longhetti di Varallo). L’ambiente presenta una volta a botte lunettata e affrescata con figure di putti e cherubini, che insieme agli stucchi delicati concorrono a dare un aspetto rococò all’interno. L’ingente restauro delle superfici interne si è concluso nel 2020.

Dal 2010 al 2013 è stato anche restaurata la quadreria. Si tratta di quindici tele raffiguranti singoli santi legati alla tradizione locale o gruppi, comprese fra il XVII ed il XVIII secolo, di cui una in particolare (Santa Marta) riconducibile al pittore milanese Giuseppe Nuvolone. La pala più antica (XVI-XVII sec.) raffigura la Madonna col Bambino tra i santi Rocco ed Eustachio con due confratelli in abito caratteristico.

 

Informazioni tratte da:

– Battista e Bruno Radice, Vie e piazze di Borgolavezzaro. Luoghi, storia e personaggi della comunità di Borgolavezzaro, Comune di Borgolavezzaro, 2002

– Paolo Mira, Lorenzo Morganti, La quadreria dell’oratorio di San Rocco di Borgolavezzaro, Borgolavezzaro, 2015