Ma le Messe si pagano?

Pubblicato giorno 4 novembre 2025 - Formazione, Liturgia

Volutamente un titolo che non suona bene. In effetti! Fino a qualche anno fa ancora qualche persona anziana, abituata a tale espressione, chiedeva; quanto costa la Messa? Oggi tutt’alpiù qualche incertezza nel chiedere; cosa le devo?

Si trascina una vicenda che dal medioevo proponeva un’offerta con tariffa, con tante variabili di cui non vorrei fare la cronistoria.

Profitto della festa liturgica della dedicazione della Basilica Lateranense di domenica 9 novembre per richiamare il testo di vangelo di Giovanni (Gv 2,13-22):  A Gerusalemme, in occasione della festa giudaica di Pasqua Gesù compie un gesto eclatante. Entrato nel tempio, egli vede che il cosiddetto “atrio dei gentili”, lo spazio riservato ai non ebrei, è stato trasformato in luogo di vendita degli animali per i sacrifici: un luogo che Dio aveva voluto come spazion di preghiera è ormai diventato nient’al tro che un luogo di mercato… Ecco, allora, che lo zelo di Gesù per Dio suo Padre compie un gesto profetico. Allontana i venditori e i cambia valute, Gesù agisce in questo modo per ricordare che il tempio è la dimora di Dio; e soprattutto per manifestare che lui, il figlio di Dio, può chiedere il rispetto della volontà di Dio ed ecco la rivelazione decisiva: ormai la dimora di Dio non strova più nel tempio di Gerusalemme, ma il corpo di Gesù è la vera dimora di Dio.