[SocialMente] Covid-19 e benessere psicologico: alcune buone pratiche

Pubblicato giorno 3 gennaio 2021 - In home page, Sociale

[SocialMente] rubrica a cura di Omar Giannino.

Da poco si è celebrato il V-Day, ovvero la giornata dedicata al vaccino anti-covid, tuttavia l’emergenza sanitaria non si è ancora conclusa.

Se è vero che la diffusione del virus ha portato con sé livelli di ansia, paura e stress molto elevanti, questo è ancor più vero se si tiene in considerazione la quarantena forzata a cui è stato sottoposto l’intero paese. Sono proprio le categorie più esposte al Covid (disabili, anziani, persone affette da malattie croniche, persone con disturbi mentali e con disturbi da uso di sostanze, operatori sanitari ecc.) quelle più a rischio di complicanze psicologiche e sociali; le paure e le preoccupazioni più comuni legate alla diffusione del virus sono: il rischio di essere contagiato o di contagiare, i sintomi simili ad altre malattie (es. influenza stagionale), la preoccupazione dei genitori di lasciare i figli a casa, il rischio di essere coinvolti in un lutto. Alcune conseguenze psicosociali legate all’emergenza sanitaria sono legate a paure e preoccupazioni concrete, come quelle sopracitate, ma anche elementi come la scarsa informazione o addirittura la disinformazione, rischiano di essere un pericolo, il quale può essere evitato affidandosi a fonti autorevoli come l’Istituto Superiore della Sanita (ISS) o la Protezione Civile Nazionale.

Anche la parte più giovane della popolazione, i bambini e gli adolescenti, non è immune dalle conseguenze psicologiche e sociali dovute alla diffusione del Covid. I più giovani possono sentirsi ansiosi, irritati, agitati e cambiare umore frequentemente; ciò può essere evitato, ristabilendo il benessere psicologico ed emotivo del bambino o dell’adolescente, permettendo loro di comunicare ed esprimere i loro sentimenti liberamente, facendo capire loro che ciò che stanno provando è del tutto normale; è bene ricordare che le emozioni ed il comportamento di adolescenti e bambini si modella sull’esempio degli adulti di riferimento, quindi è importante che essi mostrino positività e si sentano liberi di condividere le proprie emozioni con bambini e ragazzi. Le principali indicazioni da seguire con bambini ed adolescenti sono:

  1. Limitare la loro esposizione a notizie senza la presenza di un adulto, dal momento che le potrebbero male interpretare.
  2. Mantenere una routine quotidiana, pianificando momenti di apprendimento, gioco e relax; ad esempio incoraggiare la partecipazione ai mestieri di casa oppure rendendo il momento dell’igiene tranquillo, accurato e divertente, utilizzando filastrocche, canzoni o storie.
  3. Dedicare del tempo per parlare con i bambini del Covid-19, confrontandosi sulle loro idee sbagliate, dando loro degli esempi concreti e chiari, dimostrandogli che possono mettersi al sicuro; evitare di dare informazioni poco attendibili.
  4. Mantenere un ambiente premuroso nei loro confronti, evitando di separarli dai propri genitori e, dove non fosse possibile, assicurare contatti regolari (chiamate o videochiamate) rassicurandoli.
  5. Nel caso in cui ci siano segnali di malessere espressi dal bambino o dall’adolescente non bisogna temere di rivolgersi ad uno psicologo.
  6. Nel momento in cui l’emergenza si riduce bisogna assicurare loro la possibilità di parlare di ciò che è accaduto e di esprimere i loro dubbi e le loro preoccupazioni.

Queste buone pratiche possono permettere ai più piccoli di vivere serenamente questo periodo particolarmente difficile (Antonicelli et al. 2020).

 

Anche gli adulti non sono immuni dal malessere psicologico generato dal coronavirus e anche per loro sono state date alcune linee guida per mantenersi in salute psicologica:

  1. Gestire lo stress ed adattarsi: lo stress è una reazione che dipende dal modo in cui vediamo ed affrontiamo situazioni o eventi. La resilienza, ovvero la capacità di rispondere positivamente a eventi negativi, può essere sviluppata restando aperti alle opportunità che la vita offre in ogni situazione, anche negativa; ciò permette di gestire lo stress e di utilizzare le proprie risorse in modo utile per sé e per gli altri
  2. Riscoprire le proprie risorse: per chi fosse costretto in casa, questo è il momento per imparare ad annoiarsi un po’ e riorganizzare la propria vita quotidiana e le proprie abitudini.
  3. e dare dignità ad ogni momento giornaliero: molti stanno fronteggiando una routine quotidiana completamente diversa, è bene imparare a dare uno spazio fisico diversificato per le azioni di tutti i giorni (es. quando leggo sto in camera da letto metre per guardare un film mi sposto in soggiorno).
  4. Gestire le emozioni negative: è inevitabile in questo periodo provare emozioni negative; un buon modo per liberarsi da queste è quello di riconoscerle (es. “mi sento spaventato”, “mi sento triste”) ed esprimerle, senza tentare di risolverle, controllarle o nasconderle; una buona pratica è quella di rilassarsi concentrando la propria attenzione su un respiro lento e regolare per 5-10 minuti.
  5. Aprire la mente all’altro…vicino: per affrontare i propri timori la cosa migliore è quella di condividerli con gli altri e spesso si scopre che ciò che ci fa paura fa paur anche agli altri.
  6. Applicare il minimalismo digitale: questo è il periodo adatto per iniziare una “dieta digitale”, un momento per riflettere sul valore che hanno i social per noi. Essere bombardati di informazioni tutto il giorno e guardare continuamente il cellulare aumenta il carico cognitivo dando la sensazione di essere sotto pressione. È bene aggiornarsi da fonti ufficiali non più di una o due volte al giorno ed evitare il passa parola.
  7. Lavorare da casa, riorganizzare le abitudini di ogni giorno: per chi svolge smartworking è importante riorganizzare la propria giornata con orari ben scanditi; è bene separare, se possibile, gli ambienti di lavoro da quelli casalinghi, definire gli orari lavorativi, vestirsi e prendersi cura di sé come se fosse una normale giornata di lavoro (meglio evitare la tuta!), evitare pasti frettolosi con un pasto sano ed equilibrato.
  8. Attività fisica: non va dimenticata l’attività motoria; secondo alcune ricerche porta dei benefici alla concentrazione, all’umore, al sonno e al benessere psichico.
  9. Socializza: questo è il momento di fare l’uso migliore possibile dei mezzi di comunicazione, dedicando del tempo per chiamare un amico, o passare del tempo con le persone con cui si condivide la quarantena.
  10. Ascoltare gli anziani: sono una delle categorie più a rischio e non solo a livello medico. Non aumentare l’isolamento dei più anziani, questo fenomeno va contrastato mantenendo i contatti con loro. Sapere che non sono stati dimenticati li aiuta a non perdere la speranza.
  11. Un occhio alla coppia: ognuno si prenda i propri spazi, rispettandoli a vicenda. Condividere momenti programmati (cene romantiche, giochi da tavolo o un film sul divano). La convivenza forzata può portare discussioni ed incomprensioni; questi vanno risolti e chiariti immediatamente per mantenere un clima sereno in casa.
  12. Imparare nuove abitudini: abbandonando la solita routine si riscoprono hobby, passatempi o attività che abbiamo rimandato. Un’idea potrebbe essere quella di trascrivere su un diario, sempre a portata di mano, i propri sogni, pensieri, desideri, sensazioni o emozioni.
  13. Non vivere solo di Covid-19: nonostante la realtà ce lo ricordi è importante spostare l’attenzione su qualcos’altro: un libro, una serie TV, la playlist musicale preferita.
  14. Riflettere su come gestire la paura: la paura è un’emozione naturale, ma spesso essa si trasforma in ansia, una sensazione che amplifica gli aspetti spiacevoli di alcuni avvenimenti che potrebbero essere definiti “banali”. In questo senso l’ansia non gioca a proprio favore. Avere la “giusta” paura è normale e ci protegge dal virus stesso, attuando tutte le misure preventive.
  15. Smettere di pensare alla paura: è importante ritagliare dei momenti durante i quali non si pensa all’emergenza. Questo permette di rivivere emozioni positive, spesso dimenticate. Queste ci portano ad essere attivi ed intraprendenti, uscendo dal tunnel della paura.
  16. Dove posso trovare aiuto psicologico?: sul sito nazionale del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) si può trovare sotto la voce #psicologionline tutti gli psicologi e psicoterapeuti disponibili per teleconsulti ed interventi, rivolto a tutte le persone che si sentono in particolare disagio, senza timore o vergogna. (CNOP, 2020)

 

Bibliografia:

  • Antonicelli, E. Capriati, A. Laforgia, R. Porcelli, A. Sgaramella, M.G. Foschino Barbaro, 2020. Emergenza COVID-19: aspetti psicosociali e buone prassi per promuovere il benessere psicologico
  • CNOP, 2020. Guida anti-stress per i cittadini in casa