Negazionismo è voler chiudere gli occhi e pregiudizio ideologico.

Pubblicato giorno 6 febbraio 2021 - Formazione, In home page

Il negazionismo non è soltanto disinformazione e ignoranza, è ideologia manipolata, da tutte le parti per coprire massacri a milioni.

foibe numeri

Nel sec. XX si parte dagli Armeni e dai boxer per arrivare alla Manciuria, all’Albania e all’Abissinia e ai GULAG, a Goli Otok, a Pol Pot, al VietNam e alla Cambogia, all’Albania e all’Argentina, all’Algeria e all’Africa, alle Torri Gemelle e alla Siria, all’Iraq, al Sudan, alla Palestina e Israele,  a Hiroshima e alla Manciuria, la Seconda Guerra tutta, all’Armir e alla Libia e avanti tutta, pensando per i massacri dell’Ucraina e la guerra dei Balcani, alla fame e alla lebbra e – a continuare – val la pena di prendere l’atlante e non ci si ferma più.

Non è un problema di colore ideologico ma di Caino e Abele. Vale la pena con umiltà di NON DIMENTICARE, ma di convertirsi tutti leggendo TUTTI FRATELLI di Papa Francesco.

La Parrocchia della Sacra Famiglia di Novara è sorta come VILLAGGIO DALMAZIA  dopo vicende tristissime alla Caserma Perrone e anni di rifiuti e di censure ideologiche  negazioniste di durissima lettura. Troppi silenzi e tratti oscuri  per non voler vedere la realtà, il pregiudizio ideologico che aveva diviso il mondo in due cortine, muri e negazioni.

Oggi è tempo di “sapere” e andare oltre, NON PER DIMENTICARE ma per IMPARARE a “diventare tutti  fratelli”. E  un sogno, una utopia forse, cioè un altro mondo (letteralmente) ma è l’unica via per superare CAINO, ROMOLO e le storie umane che partono il più delle volte da guerre e massacri fondativi di fratelli: Proviamo a farne una rassegna  e troveremmo cose che finiscono in CROCE.

Però il “terzo giorno” si risorge, nella Fede Speranza e Amore. Chissà che, abbassando l’asticella della riflessione come dicevano i vecchi, dopo tre fette ci accorgiamo che è polenta!

don Tino