Al via il nuovo Seminario di Gozzano.

Pubblicato giorno 3 maggio 2021 - Diocesi, In home page, Seminario

I miei anni di Seminario. I ricordi dei parroci della Bassa.

Martedì prossimo, 4 maggio 2021 l’inaugurazione ufficiale alla presenza del Vescovo Mons. Franco Giulio e di molti sacerdoti. Quando si apre un Seminario vuol dire che si mantiene viva la speranza di nuove vocazioni a servizio della Chiesa nel mondo.

Don Gianfranco. Nella storia della formazione dei preti novaresi sono molte le volte in cui i Seminari, a partire dal XVII secolo, sono stati aperti e poi successivamente chiusi per una nuova sede.
Anch’io sono passato in due di essi: Arona al Colle San Carlo di Arona e Novara in via Monte San Gabriele.
Per noi ragazzi, poco più che bambini, al primo giorno di scuola in prima media in quel lontano 1 ottobre 1967 l’ingresso nel Seminario San Carlo è stato un avvio di un percorso che man mano ci accompagnò nella crescita e che ci ha portati a diventare preti. Dopo tre anni, alla fine della terza media, con i miei compagni, nel 1970 sono passato nel ‘nuovo Seminario’ San Gaudenzio di Novara; allora lo si chiamava così essendo chiuso da poco tempo quello di via Dominioni, posto al centro città. E così per dieci anni fino al 1980, in cui sono diventato prete.

Tanti i ricordi nella vita di seminario che riaffiorano alla mente, compagni e amici con cui sono vissuto e con cui ho condiviso un cammino di studi, di giochi, di preghiera e ricerca interiore, per molti di loro un cammino interrotto che li ha portati su altre strade. Ho vissuto i tempi del post Concilio e del post ’68, con l’entusiasmo coltivato nel cuore di noi giovani, per questa aria di novità che si respirava. E proprio sul finire della teologia nel 1978 i tre papi che si sono succeduti, San Paolo VI, Giovanni Paolo I e San Giovanni Paolo II, hanno acceso in tutti noi il desiderio di immergerci nel mondo con lo spirito del Vangelo.
Ora ecco tutto pronto per l’apertura del nuovo Seminario di Gozzano, che raggruppa la presenza di studenti di teologia provenienti da varie Diocesi piemontesi. Una tappa nuova che si inserisce oggi nella vita della nostra diocesi.

Don Tino. La mia classe (1940, ordinati nel 1964) ha vissuto la traiettoria del “Seminario Nuovo”, come si diceva nell’immediato posto-guerra, dai primi momenti sino ad oggi. Posa della Prima Pietra, propaganda a tamburo battente in quei tempi di ricostruzione. Non dimentichiamo che la guerra era conclusa da pochi anni e la povertà era feroce. La gente si toglieva – letteralmente – il pane di bocca per contribuire alla costruzione di quanto veniva presentato come la più grande opera di fede del secolo.
Si era andati a Miasino, Seminario minore, il 2 ottobre 1951 e veniva smantellato il Seminario all’Isola san Giulio. In San Carlo vi erano oltre 200 seminaristi: dalla seconda media all’ultimo anno di liceo. P. Franzi percorreva, con gli Oblati, la Diocesi a sensibilizzare nella preghiera e nella fede il Popolo di Dio. L’Anno mariano- 1954 fu il grande momento, dopo la Madonna Pellegrina, per saldare l’attività di raccolta. La temperie spirituale, culturale e politica era al calor bianco e si aveva una densità di impegno dell’Azione Cattolica e della parrocchialità impressionante. Il ‘Mondo Migliore’ calamitava entusiasmo e creatività pastorale.
Nel 1955, scendemmo da Arona, per la inaugurazione e la presentazione del monumento di san Gaudenzio alla Madonna. Si apriva la vita nel Nuovo Seminario ancora in costruzione.
Arrivammo nell’ottobre del 1956 in un Seminario ancora in costruzione, senza quasi vetri alle finestre dei corridoi, ma circondati da un impegno universale. La grande chiesa serviva anche per i profughi del Villaggio Dalmazia. La vita dei chierici era ritmata anche sulla continua propaganda missionaria di giovani missionari (Gheddo, Girardi, Gardini, ecc.) che alimentavano le vocazioni e i sogni che fruttificarono presto per le Congregazioni PIME, SAVERIANO, SMA ecc. sino al Seminario dell’America Latina in risposta Fidei Donum. Intanto però l’intera Diocesi era addensata a costruire, raccogliere fondi e mantenere il Nuovo Seminario.
Non par vero che a poche decine d’anni tutto sia modificato, sia passato un Concilio, sia smantellata una stagione di vitalità affascinante. Siamo in una temperie culturale, sociale e politica oltre che spirituale radicalmente modificata e, per mille versi a noi, stupefacente. Il mondo è altro, per questo non ha senso lasciarsi a ricordi di inconcludente nostalgia, ma trasformarli in esempio ricco di stimolo per rinascere eternamente giovani e produttivi nella fede e nella speranza.

La bella notizia del nuovo Seminario

La bella notizia del nuovo Seminario

Il san Gaudenzio a Gozzano.. Gratitudine ed emozione

Il san Gaudenzio a Gozzano.. Gratitudine ed emozione

Il ricordo dell'inaugurazione del 1956

Il ricordo dell’inaugurazione del 1956